Sono state appena pubblicate su Nephrology Dialysis Transplantation le prime linee guida interamente dedicate al trattamento dei soggetti con diabete e insufficienza renale di grado moderato-grave. Redatte dal gruppo European Renal Best Practice, sono state presentate in contemporanea al congresso dell’ERA-EDTA e vanno a colmare un importante vuoto.
02 GIU - Le persone con diabete sono sempre di più. Oltre sessanta milioni nella sola Europa, secondo le stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. E questi pazienti sono, tra l’altro, particolarmente a rischio di complicanze renali. Secondo l’ultimo report annuale del registro della società scientifica europea di nefrologia e dialisi ERA-EDTA (European Renal Association- European Dialysis and Transplant Association), il 22,1% di tutti i neo dializzati, arriva alla terapia sostitutiva a causa della nefropatia diabetica. E visto che le proiezioni relative alla prevalenza di diabete per gli anni a venire sono catastrofiche, si teme che questo porterà in parallelo ad un netto aumento delle persoe che dovranno far ricorso alla dialisi.
Il trattamento dei pazienti con diabete e nefropatia di stadio 3b (eGFR inferiore a 45 ml/min) pone inoltre una serie di problemi che finora non sono stati oggetto di linee di indirizzo clinico dedicate. Esistono per contro molte linee guida, indirizzate alla prevenzione della progressione dell’insufficienza renale (intesa come presenza di macro o microalbuminuria) nei pazienti con diabete, ma nessuna specificamente dedicata al trattamento del paziente con diabete e insufficienza renale di stato 3b o superiore.
A colmare questo vuoto ci ha pensato il gruppo European Renal Best Practice (ERBP), con una linea guida per ‘il trattamento del paziente con diabete e insufficienza renale di stadio 3b o superiore’ pubblicata online first su Nephrology Dialysis Transplantation.
“Questa linea guida – afferma il professor Wim Van Biesen, direttore di ERBP – intende fornire un rationale basato sulle evidenze per il trattamento di pazienti adulti con diabete e insufficienza renale. Un paziente con queste due condizioni ha bisogno di essere trattato in maniera diversa da un soggetto con diabete ma senza insufficienza renale. Questo perché i farmaci, anche quelli anti-diabete, vanno assolutamente adeguati al grado di funzionalità renale; inoltre questi soggetti sono a maggior rischio di ipoglicemia rispetto a quelli con una funzionalità renale normale. Riteniamo che questa linea guida sia molto importante e che produrrà un notevole impatto sulla pratica clinica”.
Maria Rita Montebelli
02 giugno 2015